USD Pall.Urbania 80
(19-20, 14-16, 18-23, 19-21)
Pall. Fermignano: Carciani 8, Enobakhare 0, Carotti n.e. Cagnoli 4, Cleri 0, Pieri 4, Sciarrini 21, Tagnani 6, Santi 9, Ioverno17 - All. Fabbri
USD Pall. Urbania: Baldassarri 2, Spagna 11, Akinola 5, Catani E. 0, Morelli 21, Federici 8, Tancini 6, Cleri 13, Bernardini 10, Gentilini 4 - All. Curzi
Arbitri: Filonzi di Monsano (An) e Ciarloni di Jesi (An)
Campo di gioco: Palazzetto dello Sport - Via Annunziata - Urbino (PU)
Urbino: Pubblico delle grandi occasioni al Palazzo dello Sport di Urbino e si rivede la Falange Biancorossa pronta a sostenere i colori durantini e spalti gremiti da una e dall’altra tifoseria.
Per strappare la vittoria alla corazzata fermignanese ci voleva la partita perfetta e partita perfetta è stata. Nulla lasciato al caso, tutto meticolosamente studiato in settimana per terminare la rincorsa alla vetta della classifica nel migliore dei modi. Vince l'Urbania imbrigliando in difesa il Fermignano non lasciando spazio e lucidità agli uomini di Fabbri proponendo in attacco un gioco fluido ed efficace.
Alla contesa è l'Urbania ad andare avanti ma il Fermignano conscio del ruolo di favorita prende il primo vantaggio +5 (8 a 3) appena trascorsi 2 minuti. Morelli prima e Bernardini con una bomba riagganciano i lanieri e da lì alla prima sirena il match vive di continui sorpassi. A chiudere con la testa avanti grazie all’incursione del giovane Tancini sono i biancorossi sul 19 a 20.
Secondo quarto e stessa musica. La difesa dell’Urbania contiene ogni attacco dei lanieri e i continui cambi difensivi mettono in difficoltà i piccoli del Fermignano. Tagnani è imbrigliato e gli spazi diventano ristretti anche sotto canestro dove Santi, Pieri e Carciani dovrebbero dominare. A fare la voce grossa sono invece Akinola e Spagna che volano dove gli altri non arrivano. A metà quarto ancora tutto in parità e risultato in perfetto equilibrio (27 a 27) con l’Urbania che gioca in modo corale e Sciarrini che cerca di mettere una pezza sugli scarsi equilibri offensivi dei lanieri.
Parità ancora all’ottavo quando i due numero 14 Cleri e Tagnani fissano il punteggio sul 31 a 31. A pochi secondi dalla sirena della pausa lunga è il solito Morelli a prendere l’iniziativa e con 5 punti di fila chiude il quarto sul 33 a 36.
Negli spogliatoi si tirano le somme e si studiano le contromisure e quando si ricomincia quelle più efficaci sembrano quelle di Curzi. Il Phil Jackson durantino azzecca la mossa Gentilini che nella breve apparizione mette 5 punti di fila e costringendo Carciani al fallo in attacco. Dal +3 si passa la +11 (35 a 46) con Morelli che diventa imprendibile per Cleri e Bernardini che si fa rivedere sotto canestro. Fermignano segna solo dalla lunetta ma piazza un parziale di 5 a 0 accorciando le distanze a pochi minuti dalla terza sirena (40 a 46). A tenere a distanza i lanienri ci pensa il giovane duo Akinola-Tancini che ne mettono 9 di fila portando i biancorossi a chiudere il terzo periodo sul +8 (51 a 59).
Ultimo giro ed è l’Urbania con il pallino dell’incontro in mano. Morelli va subito a segno e il +10 sembra quasi una sicurezza (51 a 61). Che dall’altra sponda il talento è di casa lo si capisce dalla reazione del Fermignano che con Ioverno, Sciarrini e Pieri piazza un 11 a 2 che non ammette repliche. Urbania a +1 (62 a 63) con Curzi costretto sciupare l’ultimo prezioso time-out quando da giocare c’è ancora un’eternità.
Si gioca punto a punto fino a 3 minuti dalla fine quando Federici, a bocca asciutta fino a quel momento, spara una bomba da posizione impossibile, 3 punti e fallo di Carciani che ne fa 5 torna in panchina e permette al play durantino di concretizzare l’azione della partita.
Da qui in poi il Fermignano si spegne. L’Urbania tenta la fuga decisiva che riesce concretizzandosi nel + 10 finale che riporta gli scontri diretti in perfetta parità. Unico rammarico i due liberi spentisi sul ferro che a cronometro ormai azzerato avrebbero consentito il +11 della certezza matematica del primo posto in classica anche con arrivo a pari punti con i fermignanesi.
Ottima prova di tutti i biancorossi con una nota di merito per il solito Morelli che nei momenti di difficoltà si è caricato la squadra sulle spalle, Spagna che ha tenuto costantemente impegnata la difesa fermignanese e Cleri per le energie spese nel limitare gli avversari. Fondamentale il gioco da quattro punti di Federici che ha tagliato le gambe agli avversari. Un plauso a Curzi per la preparazione e la gestione impeccabile della gara.
Per il Fermignano sugli scudi il solo Sciarrini che ha chiuso con un bottino personale di 21 punti.
Ottimo l’arbitraggio dei due fischietti anconetani che hanno saputo tenere in mano la gara che per la posta in palio non era di facile gestione.
L’invasione di campo che segue la sirena è di quelle memorabili. Tutti i giocatori portati in gloria non toccano il pavimento per diversi minuti.
Onore al Fermignano che ha lottato fino quando è stato possibile e che si è arreso solo davanti ad un’Urbania che per voglia di vincere e e concentrazione non ha avuto rivali.
Se spettacolo è stato in campo di certo grande spettacolo si è visto sugli spalti dove le due tifoserie hanno esposto i loro vessilli e risposto coro su coro.
Domenica ultimo sforzo per chiudere degnamente il campionato. Arriva l’ormai retrocesso Or.Sal. Ancona e serve una vittoria per non dover tirare fuori la calcolatrice e darsi ai conteggi.
I singoli:
Baldassarri: mette in campo tutta la sua freschezza atletica. Se non fossero i due tiri liberi sbagliati per la tensione e l’importanza dell’incontro sarebbe una partita da 10. Voto: 8 - Energico
Spagna: nel secondo tempo sotto canestro fa quello che vuole. Domina nell’area del Fermignano lasciando sulle proprie tracce tutti i lunghi avversari. Va a referto con 11 punti, 10 rimbalzi complessivi e 22 di valutazione. Nel momento decisivo mantiene la calma necessaria e la trasmette ai compagni. Voto 9 – Glaciale
Akinola: quando stacca i piedi da terra arriva dove nessuno può raggiungerlo. Nel secondo tempo lanciato in contropiede non da scampo alla difesa degli avversari. Il 3 su 3 dalla lunetta la dice tutta. Voto: 8 – Sfrontato
Catani: appena messo in campo da Curzi “O Rey” da tutto quello che ha. Lotta come un gladiatore e se si sommano le energie profuse in campo e quelle in panchina il suo apporto diventa determinante. Voto: 8 – Indispensabile
Morelli: quando taglia la difesa avversaria non ha nulla da invidiare a Nureyev. Danza sulle punte e per gli avversari diventa davvero imprendibile. I 10 falli subiti sono a testimonianza del talento del bomber durantino. Difende bene su Tagnani e chiude con 21 punti, 4 assist, 7 rimbalzi e 28 di valutazione. Voto: 9 – Immarcabile
Federici: detta i ritmi della squadra con sagacia e intelligenza. Non riesce a trovare il canestro per buona parte della partita ma quando lo trova spacca in due la gara. Da cineteca l’auto assist sulla schiena di Pieri. Voto: 8 – Determinante
Tancini: il ragazzino non ha paura di niente. Punto nell’orgoglio per qualche errore di gioventù si lancia in funamboliche penetrazioni lasciando a bocca aperta il suo marcatore. Dopo un periodo difficile si ritrova e si conferma. Voto: 8 – Imprevedibile
Cleri: quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. Corre, segna e difende. 13 punti 6 rimbalzi e 4 recuperate è il bottino della partita. Voto: 9 - Esaltante
Bernardini: sente molto la partita e si vede. Quello che di solito fa con estrema facilità diventa un po’ più complicato con il peso della responsabilità in una partita così importante. Un po’ impreciso dal campo si sacrifica in una difesa energica che toglie fiato e spazi ai lunghi lanieri. Voto: 8 – Insuperabile
Gentilini: entra, segna e ringrazia. Si mette a servizio della squadra facendo quello che meglio sa fare. Prende spazio sotto canestro e fa canestro. The teacher è in gran forma e si vede nonostante la sosta per infortunio in settimana. Voto: 8 – Cinico
Curzi: prepara la partita nei minimi particolari quasi fosse Kasparov nella memorabile sfida a scacchi con Topalov. Non lascia niente al caso e i cambi difensivi contro l’attacco fermignanese sono da manuale. Quando anche “chuba” chiama dalla panchina aiuto e recupero, significa che tutti ormai hanno imparato qualcosa di come si difende. Mantiene la calma quando il Fermignano rientra in partita nell’ultimo quarto e a tutti trasmette la tranquillità necessaria. Voto: 10 – Meglio di Phil Jackson
Curzi: prepara la partita nei minimi particolari quasi fosse Kasparov nella memorabile sfida a scacchi con Topalov. Non lascia niente al caso e i cambi difensivi contro l’attacco fermignanese sono da manuale. Quando anche “chuba” chiama dalla panchina aiuto e recupero, significa che tutti ormai hanno imparato qualcosa di come si difende. Mantiene la calma quando il Fermignano rientra in partita nell’ultimo quarto e a tutti trasmette la tranquillità necessaria. Voto: 10 – Meglio di Phil Jackson